Andrea Valentini, I cinici
ISBN 978-88-99916-03-9
GWMAX editore – 2016
Un giro di telefonate, qualche curiosa coincidenza e tre amici del liceo si ritrovano dopo anni a condividere un nuovo tratto di strada insieme. Stefano e Massimo, freschi di laurea, cercano un futuro in una Milano bella e indifferente, mentre Teresa prosegue gli studi, nel tentativo di fare i conti con un passato ingombrante.
I protagonisti si confrontano con le problematiche di una gioventù che ancora cerca di scavalcare i preconcetti e le aspettative dei padri ed è proprio in questo contesto che la lezione dei cinici, i filosofi asceti dell’antica Grecia, torna di nuovo a sedurre.

Una recensione di Giuseppe Velardi | 7 marzo 2017
I cinici è un romanzo scritto da un giovane scrittore poco più che ventenne. La giovane età non ha limitato per nulla il suo scrivere che è già compiuto e che possiede i connotati di una certa dimestichezza e autorevolezza. Il romanzo si presenta già maturo e di ottimo livello perché anche ben delineato nello stile e nella scrittura. Scorrevole nel tratto, talvolta inframmezzato da una curiosa spaziatura, che permette uno stacco via via diverso a seconda della necessità della narrazione. La trama si svolge impetuosa e piacevole, tratta la storia di tre ragazzi che nella vita si incontrano e si scontrano in un importante e decisivo momento della loro vita: il periodo finale dell’adolescenza e la giovinezza.
I tre protagonisti si muovono con le loro inquietudini, con le loro personalità: personaggi reali del nostro tempo con dubbi, certezze, impegnate nelle prime scelte decisive, dove lo spettro della disoccupazione diventa il leitmotiv incombente e imperante. Ogni personaggio con il proprio carattere, con la propria umanità, ognuno che si rapporta con l’altro in un triangolo che fino alla fine, non è di tipo amoroso, ma dove l’identità che li accomuna è l’essere tutti appartenenti alla categoria dei cinici. E proprio questo collant diventa il filo conduttore, il tratto comune delle loro vicende, che sembrano essere più incentrate sulla loro variegata umanità che sull’essere sempre e comunque “cinici”. Molti affanni, tanti i turbamenti con una bella storia d’amore incerta e complicata, ma mai banale, che coinvolge Stefano e Teresa.
Molte le tematiche contenute nel libro: le contraddizioni giovanili, il rapporto filiale, il coraggio di vivere, l’inquietudine della giovinezza, la mancanza di ideali, l’amicizia, il bisogno di amarsi. Il romanzo di Andrea Valentini si legge tutto d’un fiato, ci coinvolge nel suo intreccio di vicende, parteggiando con simpatia, ora per l’uno o per l’altro protagonista. Un piccolo grande libro molto gradevole da leggere che si presenta a noi quasi come una scoperta. Da leggersi assolutamente, lo consiglio vivamente.
